Massaggio e dimagrimento

Mi occupo di massaggi dal 1998 e credo di poter affermare con una certa sicurezza che il massaggio “dimagrante” non esiste. Esiste il massaggio estetico, che aiuta a combattere gli inestetismi, ad esempio la cellulite, o il linfodrenaggio manuale che riduce gli edemi. Nessuno dei due però fa dimagrire. Il massaggio è piuttosto un ottimo coadiuvante durante il dimagrimento. Fa in modo che i tessuti rimangano elastici, favorisce la circolazione e l’eliminazione di prodotti di scarto, e riduce lo stress. Per dimagrire però serve altro.

Sono sempre stato abbastanza magro, ma alla fine della scorsa primavera ho avuto qualche problemino di aumento di peso. Nonostante la palestra tre volte a settimana (pesi e un po’ di fitness), avevo preso qualche chilo di troppo, circa 3 o 4 chili. Ho detto circa perché non avevo calcolato il mio peso forma, semplicemente davanti allo specchio risultavo palesemente ingrassato. Questo mi aveva spinto a cercare una soluzione, che poi ho trovato e che mi ha consentito in un mese e mezzo di tornare e restare in forma. Vorrei condividere con voi questa esperienza. Gli elementi su cui mi sono basato per dimagrire sono stati i seguenti:

frutta-e-verduraALIMENTAZIONE – È ovviamente il primo aspetto da prendere in considerazione in caso di sovrappeso. L’elemento più importante per dimagrire non è tanto il mangiare meno (dieta ipocalorica), ma è mangiare in modo naturale, riducendo fortemente o eliminando cibo e bevande processate ed aumentando l’assunzione di alimenti non processati, quali frutta e verdura di stagione, legumi, cereali integrali (dal pane alla pasta) e l’olio d’oliva. Troppo spesso il cibo che mangiamo non è naturale: ad esso vengono aggiunti (oltre agli zuccheri) grassi idrogenati, aromi artificiali, conservanti, addensanti ecc. Tutti questi elementi chimici, non sono riconosciuti dal nostro organismo ed in generale tendono a danneggiarlo. Lo stesso vale anche per le bevande, alcoliche o meno (dai “succhi di frutta”, alle bevande gassate, agli aperitivi). Tali cibi e bevande spesso sono studiati per farci mangiare di più. Il fatto che siano processati fa sì che il corpo non riconosca più come cibo tali alimenti e che quindi la regolazione dell’appetito venga meno. Le più recenti ricerche confermano che, a parità di calorie, un alimento processato (merendine, biscotti, caramelle, fette biscottate, crackers, ecc.) fa ingrassare e fa più danni alla salute di un alimento naturale (noci o altra frutta secca, considerata altamente calorica). Ho citato i danni alla salute, perché essere grassi fa male. Infatti, il grasso viscerale che accumuliamo non è inerte, ma produce sostanze che a lungo andare ci fanno ammalare di una serie di malattie, dal diabete al cancro, con una forte riduzione dell’aspettativa di vita.

passeggiataMOVIMENTO – È bene fare movimento tutti i giorni, moderatamente. Intendo dire, ad esempio, fare le scale per raggiungere l’ufficio al secondo piano invece di prendere l’ascensore, o non usare la macchina per andare al negozio a due isolati di distanza. Non per forza movimento significa iscriversi in palestra o andare a correre. Movimento sono anche semplici passeggiate al sole di almeno 30 minuti, molto più utili e salutari di 10 o 15 minuti di corsa. In breve, il movimento dovrebbe essere parte integrante della nostra vita quotidiana.

PSICOLOGIA – Ti è mai capitato di mangiare non per vera fame, ma per noia, stress, tristezza, insoddisfazione, nervosismo o rabbia? Se sì, sei in buona compagnia. Sta di fatto però che il cibo andrebbe tenuto separato da questi stati d’animo. Se sono annoiato o insoddisfatto, mangiare senza consapevolezza non cambierà di molto la mia situazione. Quella che sento, non è fame ma noia e insoddisfazione. Prendiamone atto. È bene mangiare solo quando si ha veramente fame. Possiamo imparare ad ascoltare di più il nostro corpo e i segnali che ci manda, ad esempio chiedendoci prima di mangiare o “spizzicare”, se abbiamo veramente fame o si tratta di qualcos’altro. E cosa dire sul fatto di mangiare davanti alla televisione o mentre stiamo lavorando? pranzo-al-lavoroMangiare in questo modo ci toglie consapevolezza, nel senso che mangiamo senza quasi accorgercene. Spesso, inoltre, mangiamo di corsa, non gustiamo sapori e aromi e alla fine è come se non avessimo mangiato, come se non ce ne fossimo accorti. Un’altra questione è quella del cibo come mezzo di socializzazione. Quando ci vediamo con amici, o quando li invitiamo a casa, ad esempio, il cibo non deve mai mancare. Anche in questi casi, ricordiamoci che non è questo lo scopo del cibo. Se comunque vogliamo usare il cibo come mezzo di socializzazione, facciamo almeno in modo che cibo e bevande non siano processati. Un’ultima nota. Andare al supermercato con la lista precisa della spesa, limita le possibilità di acquistare più per il marketing che per le nostre reali esigenze e scelte.

CONTENIMENTO DELLO STRESS – Cerchiamo di tenere sotto controllo il livello dello stress e di regolarizzare per quanto possibile le nostre emozioni, scegliendo di non oltrepassare determinati limiti. Lo stress fa ingrassare perché ci allontana dalla nostra innata consapevolezza che dovrebbe essere l’unica ad indicarci quando, quanto e cosa mangiare.

RIPRENDENDERE IL CONTATTO CON NOI STESSI – Un buon regime alimentare dovrebbe essere dettato dalla nostra innata consapevolezza e dal buon senso, piuttosto che dai bilancini per pesare ogni cibo che intendiamo mangiare, o dal conteggio delle calorie. Dovrebbe essere qualcosa di totalmente naturale ed istintivo. Così come dovrebbe esserlo il capire se siamo sovrappeso: non c’è bisogno del certificato medico che attesta se sono in sovrappeso o meno, basta uno specchio per capirlo. Da piccolo ho avuto la fortuna di avere una bellissima gatta. È sempre rimasta snella, ma soprattutto ricordo che nessuno l’aveva messa a dieta. A volte aveva maggiore appetito e chiedeva altro cibo, altre volte lasciava la normale razione che gli davamo perché era sazia. Altre volte ancora non mangiava carne, ma “erba gatto” per depurarsi. Vi assicuro che la mia gatta non è mai stata dal dietologo. Il nostro organismo sa esattamente di quali e quanti alimenti ha bisogno.

monnalisaCONCLUSIONE – Questa che ho fatto sembra una lista di segreti di Pulcinella ed in realtà lo è, sta di fatto che con me ha funzionato. Cambiare regime alimentare e ridurre drasticamente o eliminare del tutto il cibo e le bevande processate a favore di cibi più naturali, non significa privarci dei piaceri della buona tavola, significa prenderci cura di noi stessi e riavvicinarci alla natura. Anche se ora considero la cioccolata bianca un dolce da evitare in quanto processato (contiene moltissimo zucchero, emulsionanti, aromi e spesso coloranti e conservanti), la mia stecca di cioccolata fondente (ingredienti: pasta di cacao, zucchero, bacche di vaniglia e nient’altro) non manca mai nella dispensa. Il cibo è il primo elisir di lunga vita, il modo più importante che abbiamo per mantenerci in salute e per tornare in salute. È la prima cura, la prima medicina. Nutrirsi correttamente è una questione di salute. Non aspettiamo di diventare obesi prima di intervenire con un cambiamento delle nostre abitudini alimentari. Un conto è dover perdere 5kg, un conto è doverne perdere 20. Un’ultima considerazione. Parlare di diete è sempre un argomento delicato: la dieta che va bene per una persona non va bene per un’altra ed i singoli casi sono infiniti. A volte l’aiuto di medici, psicologi e allenatori è necessario, ma credo che la nostra innata consapevolezza ed il buon senso debbano venire per primi. Auguro una sana e gustosa alimentazione a tutti.

(marzo 2013)